venerdì 30 marzo 2007

oggi ho un po' pianto

Oggi ho un po' pianto. Si vede che è la primavera. Ma poi sono andata alla Scala con il biglietto che i miei amici mi hanno regalato.

Sul tram andando ho pensato a tutto questo brulicare di vita e di vite, e al senso che manca. Infinitesimi come siamo nel tempo e nello spazio. Perché mai tanto affanno? Basta allargare lo sguardo per capire che non c'è direzione. No, nemmeno nella spirale cosmica. L'unico senso potrebbe stare in Gaia, che poi volendo è un altro modo di vedere il ciclo delle reincarnazioni. Ma anche questo mi sa di espediente per trovarlo, un senso. Sempre per quella solita beffa del destino giullare che ci ha dotati di esigenza di significato senza darcelo.

Sul tram al ritorno ho pensato che volendo un senso lo trovo anche io. In fondo basta che io guardi davvero una persona in faccia per intuire il mondo intero che racchiude. E allora non posso fare a meno di amarla, comunque sia. E come particelle portatrici mondi e di amore non siamo misurabili con le categorie dello spazio e del tempo. E allora volendo un senso lo trovo. Volendo.

giovedì 22 marzo 2007

stasera la luna guardava venere

amo la luce ma trovo ristoro nel buio
il giorno banchetta di me
io mi nutro della notte

venerdì 16 marzo 2007

Ritratto (oggi - io)

Amo i sogni coi capelli sciolti.
La pelle morbida del viso.
Una tenerezza fiera.

lunedì 12 marzo 2007

pessima

Vivo in un mondo che cade a pezzi. Molti si affannano a ricostruire macerie e impilare sassi e mattoni in strutture che già hanno scritto addosso l'imminente crollo. Alcuni invece vedono e pur vedendo creano da zero cantando forme che resteranno. Io davvero non trovo quella forza.

domenica 11 marzo 2007

gioco e carezze

In questi giorni vado in giro con un morbido leone di peluche in borsetta. Ogni tanto lo tiro fuori e mi accarezzo la pelle del viso e ci appoggio la guancia. Fraps dice che gli uomini sentono il bisogno di giocare mentre le donne sentono il bisogno di carezze.

sabato 10 marzo 2007

Fumo, Acqua, Latte.

Come l'anno passato sono assidua spettatrice alla rassegna Rivediamoli del cinema Apollo di Milano. Anche perché se è pur vero che ho un multisala di nuovissima generazione proprio sotto casa è anche vero che la programmazione del suddetto MedusaMultisala curiosamente non incontra i miei gusti. E dunque Rivediamoli.
Tre film fino ad ora: Water, Thank You For Smoking e Nuovomondo. Belli. Il primo e l'ultimo giocano sulle emozioni e si sentono nella pancia mentre il secondo gioca a livello di testa. E dunque dopo qualche giorno si sentono di più gli altri ché ciò che tocca a livello più emotivo si metabolizza più lentamente e per altre vie.
Thanlk You For Smoking non è un film sul fumo, proprio no. E' un film divertente assai e assai amaro sulle piccolezze dell'uomo e le sue verità.
Water è un film sull'acqua. Acqua che scorre, che lava, che purifica, che divide, che uccide, che libera. Un film di acqua e di donne, delicato e profumato, forte e intenso.
Nuovomondo è un film potente, come l'avvio dei motori di quella nave, e grande, come la montagna da scalare, e semplice, come i sì e i no, e duro, come il bianco dei fiumi di latte.
Martedì sarà Giardini In Autunno.

mercoledì 7 marzo 2007

domanimai

Oggi un nostro cliente scriveva che voleva una consegna urgente presso un suo cliente. Urgente ma non domani "perché si tratta di un negozio di fiori e domani è meglio non disturbare con gli scatoloni". Ci ho messo un po' a capire. Poi mi sono detta "Ah!" Certo. Domani. Negozio di fiori. Certo.
E al di là di domani ho sentito un buco nella pancia.
Ché di domani non me ne è mai importato nulla. E poco anche dei fiori. Ma.
Quanto mi manca un'attenzione particolare. Un pensiero per me proprioperme in quanto fanciulla e donna. Un gesto gentile, seduttivo, giocoso, anche scherzoso ma per me: donna. Uno sguardo, un sorriso, un segno propriopermedonna.
Come possono esserlo dei fiori.

domenica 4 marzo 2007

Puro sesso

Mi hanno chiesto se per me è normale gestirmi una storia di puro sesso. Ecco. Mi hanno un poco spiazzato, devo dire. Ché credo di non averne mai vissute di storie di puro sesso. Eccetto una, in effetti. Ma è durata due incontri e poi l'ho lasciata ché non mi dava nulla più del piacere fisico e quello solo posso trovarlo anche in altri modi (non è uguale, vabbè, ma nemmeno tanto diverso). Io cerco una complicità che va al di là della carne, e che la rende più sensibile. Un pizzico di magia l'ho definito, forse poeticamente, in un commento qui sotto. O forse è solo un imbellettare storie che sono di puro sesso. Forse è solo uno dei modi in cui annaspo in questo mare in tempesta. Tutto è possibile. Ma. Sto bene. Non in assoluto forse. Ma in questo sto bene. Puro sesso. Quello è davvero come inserire la monetina, premere un bottone, godere del servizio erogato, girarsi e tornarsene a casa. Quell'unica storia di puro sesso, durata due incontri, per carità più che soddisfacenti –il prodotto selezionato rispettava le promesse illustrate dall'etichetta-, non aveva davvero nulla intorno. Quello è puro sesso. Puro nel senso di solo. L'eccitazione del momento, la stranezza dell'avventura, il misurare me stessa in un contesto inusuale. E basta. Non avrebbe potuto ispirare parole, ad esempio. E quel soffitto non ha colore. Ogni altro mio incontro ha una storia attorno. Questo è il puro sesso che vivo. Che per me non è solo sesso. Ma in fondo se lo è per tutti gli altri non fa differenza. Sono solo parole.
Che parli la pelle.